L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 21 del 5.6.2011
UNO E TRINO
Don Germano Mancini, ex direttore della Gazzetta di Foligno, scoprì il “sole senza raggi” che si può osservare all’alba dalla cima del Monte Pennino per un fenomeno di rifrazione. Bello e suggestivo, gli siamo grati per le emozioni mattutine che ci ha regalato in tanti anni di ascese notturne e squisite colazioni, ma si tratta di un sole “unico”. Chi vi scrive, pochi giorni orsono, da bordo di un treno, è sbalordito alla visione di un altro “sole senza raggi”, al tramonto, ma insieme al sole “vero”, con i raggi, al disotto, e ad un terzo “sole” sbiadito al disopra, stesse dimensioni, in perfetta verticale ed equidistanti. Scattata una raffica di immagini per dimostrare anche a sé stesso che non era né un riflesso del finestrino né una visione. Il fenomeno, probabilmente un caso sporadico in condizioni atmosferiche particolari (pare che si chiami “scomposizione”), è durato non più di un minuto. Poi i tre globi si sono ricomposti in uno solo. Un sole, uno e trino. Quando i misteri della natura evocano quelli della fede. Il Creato, la più grande impressione.