L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 42 del 6.12.2020
NONSENSO UNICO
Tornato solo di recente nella stazione ferroviaria, non essendo più pendolare di fatto da marzo e definitivamente da luglio, ho potuto finalmente saggiare almeno una delle soluzioni messe in atto dalle FS Italiane per evitare contatti ravvicinati tra gli utenti, nella logica del cosiddetto e tristissimo “distanziamen-to sociale”. Si tratta del nuovo regime di circolazione pedonale istituito nel sot-topassaggio che collega centro e periferia, ovvero Piazzale Unità d’Italia e Piazzale della Pace, solo nella zona sottostante i binari. Di questa, un tratto, più breve, è a doppio senso, tenendo la destra, con frecce direzionali e linea di mezzeria tratteggiata: l’altro tratto, più lungo, è a senso unico e corsia uni-ca, anche a parità di larghezza del sottopassaggio, con frecce direzionali al centro. Se però dove vige il doppio senso (lato periferia) si può andare sia in direzione centro che in direzione periferia… stante il tratto a senso unico (lato centro) nella sola direzione periferia, come si fa ad andare in centro? Si ri-schia pure la multa per circolazione pedonale in senso vietato? Misteri delle ferrovie.