L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 34 del 11.10.2020
ORI-NANDO
Con le pavimentazioni post sisma nel centro storico, si è messa la ciliegina sul-la torta della ricostruzione post sisma del 1997 ma in alcuni casi, come si dice volgarmente, è stato come “mettere la cravatta da lu porcu”. Perdurano in-fatti casi di degrado e simulacri di cantieri abbandonati sine die, con ponteggi e transennamenti che, oltre ad essere usati come discariche di rifiuti di ogni genere, possono diventare luogo supplente per soddisfare, al riparo da occhi indiscreti, impellenti bisogni fisiologici, limitando così il rischio di salate sanzioni. Nel caso raffigurato, tale funzione viene esplicitata e suggerita con tanto di scritta esplicita, con allusione parodiata ad un emerito sindaco della storia recente. Se per legge non è tempo per una ufficiale dedica toponomastica, nulla osta, invece, per la satirica intitolazione di un orinatoio, sia pure di fatto. A Foligno, invece che per “i facioli” mangiati insieme, c’è chi preferisce ricordarlo così.