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LA STRETTA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 12 del 29.3.2020

LA STRETTA

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Per il contenimento del contagio, il Governo emana una nuova ordinanza con una “stretta” per porre ulteriormente un freno agli spostamenti. Provvedimenti che, non essendo legge in senso tecnico, in quanto non “non emanati dal Presidente della Repubblica e non sottoposti a conversione in legge e dunque sottratti all’esame parlamentare” (Paolo Becchi), secondo taluni non sarebbero funzionali ad imporre limitazioni consentite per legge al diritto di circolare liberamente sancito dall’articolo 16 della Costituzione. Ma quando il Parlamento è chiuso, possiamo aspettarci di tutto. Sono introdotte limitazioni agli spostamenti con le seconde case (fermo restando l’obbligo di pagare per intero l’IMU) inasprite con una successiva ordinanza che limita drasticamente gli spostamenti tra comuni diversi (fermo restando l’obbligo di pagare per intero la tassa di possesso sui veicoli non pienamente disponibili). Sono introdotte ulteriori restrizioni riguardo le attività motorie, che ora sono consentite, individualmente, solo “nei pressi” dell’abitazione; il nostro Sindaco lo ha quantificato in duecento metri: come gli ho già scritto pubblicamente, un guinzaglio corto che neanche ai cani. Tutto questo mentre i soliti scienziati comunali, in Via Gentile da Foligno, avevano già tracciato una specifica segnaletica orizzontale per i pedoni, che però in pochi metri si restringe progressivamente ad imbuto fino a scomparire, quasi ad auspicare la scomparsa dei pedoni stessi. Quanto a “stretta” su chi si sposta camminando, a Foligno eravamo già avanti.

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