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CORONA VIRTUS

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 9 del 8.3.2020

CORONA VIRTUS

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Si narra che Sant’Angela da Foligno, “dopo essersi recata ad Assisi ed aver avuto esperienze mistiche, avviò un’intensa attività apostolica per aiutare il prossimo e soprattutto i suoi concittadini affetti da lebbra” e che durante un giovedì santo, “sperimentò la dolcezza divina, lavando piedi e mani ai lebbrosi e bevendone l’acqua”. Erano altri tempi. Oggi, che siamo più evoluti, per limitare il rischio di epidemia, si chiudono le chiese, non si celebra messa o si trasmette via internet, oppure si elimina l’acqua santa, si evita il segno di pace, si prende l’ostia direttamente con le proprie mani. Scrive il quotidiano “La Stampa”: “per battere la paura del contagio da coronavirus, si mettono in ginocchio le nostre chiese”, “un forte segnale di paura ma anche l’espressione dell’appiattimento della Chiesa sulle istituzioni civili”. Intanto a Foligno, nella Chiesa di Sant’Agostino, attualmente pro cattedrale, ci si può sempre soffermare innanzi alla figura della “Puritatis Corona”, corona di purezza, attinente alla “Coronazione”, avvenuta più di tre secoli fa, della Madonna del Pianto, Patrona di Foligno, venerata in questa stessa chiesa. Almeno qui, la “corona” non fa pensare solo al virus. E meno male.

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