L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 8 del 1.3.2020
MAESTAVA
Leggendo le linee editoriali che dovranno ispirarci nel prossimo triennio, è inevitabile interrogarmi sulla mia “sufficienza”, che posso valutare solo nella logica del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Forse, a chi scrive su questa pagina finale di “curiosità”, buon pro farebbero ulteriori precetti e mi permetto di proporne un paio. Essere “divertenti” (come disse il presidente della FISC per il 130esimo della Gazzetta) o fungere da “advocatus diaboli” (così veniva chiamata una apposita figura ecclesiastica nei procedimenti di canonizzazione) anche riguardo ai temi attinenti alla sfera dell’editore. Come ad esempio questa maestà abbandonata e spogliata di ogni sacralità, appena fuori il Castello di Gallano nel Comune di Valtopina. Non tanto per la maestà in sé quanto perché, con tutto quello che si è speso per il recupero del castello e dintorni, compresa la chiesa di San Sisto al suo interno, tuttora sotto la giurisdizione diocesana, divenuto un gioiello di ricettività, menzionato Unesco e tutelato Mibact, non siano stati trovati quattro soldi o non ci sia stata attenzione per sistemarla. Giusto all’inizio di un tragitto escursionistico, sarebbe un valido punto di partenza. Non è mai troppo tardi.