L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 13.10.2019
CONVERGENZA
Se camminare non dovrebbe essere l’eccezione ma la normalità, questa è in grave conflitto con sedi stradali concepite esclusivamente per i veicoli, siano esse comunali, provinciali o statali, dove chi sceglie di andare a piedi anziché in carrozza ha margini di sicurezza molto spesso pari a zero. La considerazione per il pedone si evince dall’ampiezza che le strisce di delimitazione tracciate sulle strade lasciano alla banchina, prevalentemente pochi centimetri, come se l’umano bipede fosse piatto. Può capitare tuttavia che si facciano delle deroghe, come con queste recenti strisce dipinte su Via Ferdinando Innamorati (da non confondersi con Francesco) tra Vescia e Belfiore, dove il recente tracciamento lascia un margine di rispetto in corrispondenza delle abitazioni, per poi convergere a zero subito dopo. A dimostrazione che, nella logica di certi scienziati della viabilità, chi esce a piedi finisce di esistere appena si allontana da casa. Col rischio di finire di esistere per davvero.
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