L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 21 del 10.6.2018
FUGA CICLABILE
A Foligno, capitale di questo e di quello, di tutto di più, poteva mancare un riconoscimento di città ciclabile? Ci ha pensato la FIAB, Federazione Italiana degli Amici della Bicicletta, che ha conferito a Foligno “la bandiera di Comune ciclabile per il suo impegno a favore dell’ampliamento delle piste ciclabili”, sia pure con un punteggio di due su cinque, non certo di rilievo. Resta il fatto che a Foligno le piste ciclabili in quanto tali, ovvero ad uso esclusivo ed obbligatorio dei ciclisti, siano una rarità, essendo prevalentemente ciclo pedonali, ovvero ad uso promiscuo, con i ciclisti che devono prestare attenzione ai pedoni e viceversa; quindi, come si dice, le chiacchiere stanno a zero. Sulla sicurezza delle cosiddette, poi, molto è stato detto e molto ci sarebbe da dire. Mi limito ad un fatto personale, occorso più di un anno fa. Percorrendo in sella una cosiddetta pista ciclabile, ho trovato un’auto in sosta che la occupava per l’intera larghezza. Deviando sulla strada per superare l’ostacolo, non ho però mancato di far osservare al conducente che la pista ciclabile è per i ciclisti e non per le auto. Quello, però, non l’ha presa affatto bene: prima mi ha inseguito minaccioso a piedi, poi tornato indietro, è salito in auto, mi ha preceduto per appostarsi più avanti e tendermi un agguato, a cui sono sfuggito con una manovra d’istinto attraversando la strada ma rischiando così di farmi investire da altri mezzi in circolazione. Da allora ho maturato una ferma convinzione: se a Foligno sulle piste ciclabili si rischia, otre a tutto il resto, di essere presi a cazzotti, meglio evitarle.