L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 14 del 22.4.2018
CONCORSIFICIO
Bisogna ammetterlo, il corteggiamento ostinato di Mismetti al generale Valotto, culminato con il conferimento nel 2010 della cittadinanza onoraria “nella sua veste di capo di stato maggiore dell’esercito”, mantenuta pure dopo che ha ceduto la “veste”, ha prodotto i suoi frutti: la caserma “Gonzaga”, non più sede del disciolto “92° Reggimento “Basilicata”, vive e lotta insieme a noi, a beneficio delle attività ricettive e turistiche. Qui infatti “si svolgono tutte le prove di selezione, scritta, orale, psico fisica e attitudinale per la quasi totalità dei concorsi per entrare a far parte dell’Esercito Italiano”. Non solo quello, come evidenzia un cartello, comparso di recente tra gli altri, per la fila di un concorso della USL Umbria 2 di Terni; infatti i concorsi riguardano anche altri e diversi soggetti pubblici, per decine di migliaia di candidati l’anno. Alla città ferroviaria, della quintana, della cultura, dello sport, della danza, dei primi d’Italia, della birra, di questo e di quello nonché “centru de lu munnu” va riconosciuto un titolo principe: capitale dei concorsi. Foligno, c’erano una volta il “carnificio” militare di Scanzano e lo “zuccherificio”, dei quali restano le spoglie. Oggi abbiamo il “concorsificio” militare: così va il mondo. Comunque sia, per il “made in Foligno”, meglio i concorsi che gli armamenti. Ora più che mai.