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ACQUA MURALE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 8 del 4.3.2018

ACQUA MURALE

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Procede ineluttabile, sia pure in modo graduale, per non risultare troppo sfacciata, la strigazione delle fonti pubbliche, un tributo nel nome del dio Mercato all’industria dell’acqua in bottiglia, a cui deve essere riconosciuto il titolo esclusivo di dissetare il viandante, a pagamento e con contestuale produzione di rifiuti di odiata plastica. Eppure capita di registrare un fatto anomalo, ovvero la comparsa di una nuova cannella, da cui sgorga acqua gratuita, addirittura in Piazza. Opportunamente accostata ad un contenitore per i rifiuti di strada, così che risulta meno visibile, praticamente rasoterra, così che bisogna genuflettersi per usufruirne, addossata al muro, così che non si può bere direttamente dalla cannella, appare comunque una novità in controtendenza. Il getto d’acqua che spruzza energicamente contro il muro, la mancanza di un rubinetto a molla per evitare lo spreco e, ancor peggio, quella di una condotta di scarico per il deflusso in fognatura, la dicono lunga, però, sulla sua natura approssimativa, strumentale e non certo di utilità sociale. Nel frattempo, in attesa di capire, nulla sembra vietare di potersi dissetare, a patto di usare un recipiente da riempire e, alla fine, di chiudere bene il rubinetto. Hai visto mai che, se si allaga la Piazza, la colpa ce la prendiamo noi?

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