L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 10 del 19.3.2017
CROLLA PRO NOBIS
La chiesa di San Lazzaro, che la devozione popolare invoca come protettore dalle pestilenze, sorge lungo la SP 442, tra Verchiano e la SR 319 Sellanese, poco lontano da questa. Dal sito “I Luoghi del Silenzio” si apprendono alcune notizie storiche. Un tempo qui esisteva un lazzaretto, che si ritiene fondato dai cavalieri di San Lazzaro o Lazzariti (Templari), soppressi definitivamente con bolla papale nel 1572. Dal secolo XIV tali ospizi passarono in mano ai Cerretani o Ciarlatani. Quando l’ospitale di San Lazzaro cessò la sua funzione di ospizio per i malati della pelle, la chiesa rimase attiva come santuario mariano, frequentato sino a pochi anni fa, insieme a quello di San Salvatore, come uno dei santuari terapeutici della zona di Verchiano. All’interno si venerava una statua lignea del XIV secolo, ora riposta altrove dopo il terremoto del 1997, che ha reso la chiesa completamente inagibile, da cui uno stato di abbandono. Il recente terremoto ha causato altri danni; il portico, ad esempio, ha subìto ulteriori e recenti cedimenti. Tutto questo senza che sia esposto alcun avviso di pericolo o sia in essere alcuna misura di sicurezza. Eppure il Comune di Foligno, con ordinanza del 2/11/2016 n. 598, indirizzata all’Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, e per conoscenza ai soggetti istituzionali competenti (Centro Regionale Protezione Civile, Soprintendenza Regionale Beni e Attività Culturali, Ufficio Territoriale del Governo di Perugia), ha prescritto la posa in opera di adeguata transennatura dell’area circostante la chiesa. In attesa della soluzione, ci affidiamo alla provvidenza.
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