L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 39 del 13.11.2016
MALI CULTURALI
Il terremoto ha prodotto effetti non solo dal punto di vista geologico ma anche teologico. Una frattura sulla Cima del Redentore, una frizione tra Vaticano e Radio Maria, contestata per le affermazioni del conduttore padre Giovanni Cavalcoli, che ha definito il terremoto un “castigo divino” per l’approvazione delle unioni civili. Il cardinale Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato vaticana, ha definito quelle affermazioni come “datate al periodo precristiano” che “non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo che ci ha rivelato il volto di Dio amore, non di un Dio capriccioso e vendicativo; questa è una visione pagana, non cristiana”. Radio Maria ha preso le distanze dal conduttore, lo ha sospeso e si è scusata. Questo però non evita la domanda: stando a ciò che afferma il cardinale Angelo Becciu, se l’Antico Testamento “precristiano” può indurre una “visione pagana”, quanto resta fondamento di fede? Dalla Chiesa alle chiese. Questo sisma non si è limitato a danneggiarle, ne ha distrutte molte. Chiese che, nel dibattito in corso, dimenticando del tutto la funzione di culto, vengono considerate solo come luoghi d’arte o di cultura. Polemica per i mancati interventi di puntellamento, richiami al Mibact, il Ministero per i beni le attività culturali ed il turismo, considerato grande assente dalla scena degli interventi. Eppure il Mibact c’è, l’abbiamo visto: a Foligno, in Piazza del Grano, dove ha sede l’Archivio di Stato. Certo, la targa esterna che la indica la sede versa in condizioni indecenti ma qui il terremoto non c’entra, c’entrano invece i vandali e l’incuria. La sede è del Mibact ma l’edificio è del Comune di Foligno. Chi sarà il primo responsabile?