L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 29 del 31.7.2016
LO S…COLO DI SCOPOLI
Questa settimana si inaugura la nuova S.S. 77 “Val di Chienti”, ponendo così fine alla farsa della galleria “La Franca”, in cui tutti gli attori, alla fine, hanno avuto più o meno ragione, senza che sia stato chiarito un aspetto fondamentale: a chi questa farsa abbia giovato. Unici ad essere scontenti dell’apertura, a parte, pare, i venditori di patate lungo la strada, non sono tanto gli eventuali ecologisti quanto chi, ritenendo irrimediabile il danno ambientale provocato con un viadotto, rivendicano come rimedio un ulteriore danno riparatore, l’ormai mitico “svincolo di Scopoli”. Un comitato di scopolani che raccoglie consensi da Preci a Norcia, da Cascia a Poggiodomo, fino a Monteleone di Spoleto, che prospetta una lotta ad oltranza. Scopoli, lu centru de lu munnu. Mismetti, come portavoce di ultima istanza, dichiara di voler chiedere conto a Renzi del mancato svincolo e non è da escludere che si senta rispondere “Nando, stai sereno”. Eppure, sotto il viadotto orfano di svincolo, qualcosa si muove: da due canali artificiali, realizzati in cemento, sgorgano due flussi continui di acqua di falda, che in tal modo possono raggiungere a valle il Menotre. Morale, gli scopolani volevano lo SVINCOLO, hanno avuto lo SCOLO, di acqua. Per il VIN mancante, con cui consolarsi, o aspettano Mismetti oppure provvedono con quello in bottiglia o al limite con quello in cartone. Prosit!