L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 30 del 8.9.2013
TIRO A SEGNO
Dopo mesi di polemiche sulla soppressione dell’aiuola-rotatoria, sembrano ormai tutti d’accordo nel considerare Piazza San Domenico come sede ideale per eventi, come volevasi dimostrare liberando lo spazio. L’esordio è stata la “spiaggetta” estiva, collocata proprio al centro: niente da dire, salvo le ironie di chi l’ha etichettata come una lettiera per cani. Non poteva durare: a fine agosto, ecco una manifestazione spettacolo che, con un ettaro di piazza a disposizione, vede collocare un palco proprio sul sagrato della ex chiesa, espropriandone l’uso ai pedoni e mortificando la facciata. La concessione di tale scelta è introvabile sull’albo pretorio comunale e si scopre che questa è stata dettata, oltre che da motivi scenografici, dall’opportunità di far transitare direttamente sul palco le ballerine provenienti dai camerini dell’Auditorium. A far traboccare il vaso ci pensa la ditta incaricata di allestire il palco, che non ha esitazioni a legare la struttura verticale al pregevole portale, con dei tiranti collegati a delle staffe sporgenti, senza porsi il problema del carico e della tenuta. Per fare dietro front ci vuole l’intervento della polizia municipale, debitamente avvisata. La storia di questa rubrica è punteggiata di monumenti e simboli folignati mortificati o mercificati; il rispetto del patrimonio storico cittadino è in subordine alla vanità o alla convenienza di chi comanda o si lascia comandare. Non c’è speranza, finché quelli che sono i custodi continueranno a considerarsi padroni ed a venire ossequiati come tali.