L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 23 del 23.6.2013
PRIMI PER DISTACCO
Foligno è la città della Quintana ma questa è sempre meno festa dei cittadini e sempre più auto referenziale. Lascia il segno la decisione di non consentire la cronaca in diretta della gara, né televisiva né radiofonica: ci spiace per quanti, malati ed anziani in primis, non hanno potuto godere da casa dello spettacolo, ma questa volta non abbiamo avuto scelta, dice Metelli. Scommetto che, in privato, ha versato anche qualche lacrimuccia. Anche per il frastuono notturno dei tamburi, il presidente ha una parola buona: i tamburini sono la colonna sonora della Quintana, non possiamo zittirli, sarebbe come assistere ad un grosso funerale; dimentica però che spesso, in passato, era proprio il rullo dei tamburi che faceva da colonna sonora per la marcia e l’ascesa al patibolo. Altro che funerale. Ha vinto il rione Giotti, bene, bravi. Il cavaliere esordiente del rione Cassero è andato più veloce di tutti facendo però cadere una bandierina. Anche al rione vincente è caduto qualcosa, ma fuori del Campo de li Giochi: in Piazza Faloci, dove ha la sede, si è staccato lo stemma dalla targa che marca il territorio rionale. In questo caso non c’è squalifica ma questo distacco è l’ennesimo fatto emblematico della situazione. La concordia e l’amor de la cittade tutta continuano a restare solo delle belle parole.