L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 40 del 18.11.2012
LA CHIAZZA
La ritrovata visione piena ed aperta di Santa Maria Infraportas con San Domenico, nella omonima piazza, poco interessa; il fatto che godano di ottima salute non conta. E’ diffuso invece il piagnisteo sulla soppressione di tre pini dichiarati malati ed instabili e relativa aiuola parcheggio con panchine, per valore affettivo ed in quanto spazio verde di incontro, come se poco distante non ci fosse il Parco dei Canapè, risanato di recente e godibile. Si lamenta una piazza rinnovata ma spoglia e si trascura che a Siena, in Piazza del Campo, non esiste una panchina, la gente si sdraia in terra, eppure è tra le più belle del mondo, e consente così di ospitare il celebre Palio con migliaia di persone. Una piazza vuota si può utilizzare e riempire a piacere, una piazza ingombra no, vaglielo a spiegare. Di qui a maturare avversione per le pavimentazioni il passo è breve, facendo leva sulla insofferenza per quei disagi urbani di cui si sta colmando la misura. Quello delle pavimentazioni non è un tema felice. Infortuni da pavimentazione si annoverano anche in periferia: quelle famigerate di Colfiorito ed Annifo, sono una piaga ancora aperta in parte medicata con l‘asfalto. A Belfiore, in via Bruno Buozzi, la recente pavimentazione mostra una chiazza, un vuoto di intervento, in corrispondenza delle impalcature di un cantiere edile privato sospeso sine die, aggirata dalle opere lasciando rispettosamente il ponteggio al suo posto. Quando il privato, bontà sua, avrà completato i lavori, li potrà ultimare anche il Comune di Foligno, chissà se prima o dopo quelle in Città. Si accettano scommesse.