L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 29 del 4.8.2012
PERSA IN GIRO
“Soddisfazione” è stata espressa dall’assessore regionale all’ambiente, Silvano Rometti, per la sentenza emessa dalla Corte Costituzionale che di fatto ha bocciato la gestione privata dell’acqua, su ricorso, tra le altre, anche della Regione Umbria. L’acqua dunque, in Umbria, è ufficialmente pubblica. Non ce ne eravamo accorti. Quella del Topino, da ben oltre mezzo secolo, viene captata integralmente ed illegittimamente (don Germano docet) alle sorgenti dalla attuale Umbria Acque SpA, società a capitale misto pubblico e privato, dove il privato, per norme di statuto, risulta di fatto determinante nelle decisioni: “la verità è che non esiste il controllo pubblico su una gestione privata, ma il controllo privato sulla cosa pubblica” (Forum italiano dei movimenti per l’acqua). Se vogliamo bere la “nostra” acqua, dobbiamo andare a Perugia a Pian di Massiano dove viene erogata a pagamento acqua frizzante da Bagnara. A Foligno, di acqua “pubblica” se ne vede sempre di meno, con lo sterminio delle fontanelle stradali e dei lavatoi, che peraltro svolgerebbero una importante funzione in casi di emergenza. In compenso una fontanella con il marchio del COMUNE DI FOLIGNO svolge la sua preziosa funzione al viandante in quel di Ponte Rio, nel territorio del comune di Valtopina. Acqua a Perugia, fontanelle a Valtopina. Ci facciamo davvero portare “in giro”.