L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 21 del 10.6.2012
CICLO DIPENDENTI
“A scuola, al lavoro, in giro, si va su due ruote”, diceva un vecchio slogan comunale degli anni ottanta; domenica scorsa c’è stato “Bimbimbici”, bambini in bicicletta per le vie della città in partenza da via Umberto I°, il giorno dopo riaperta alle auto in transito e sosta in tripla fila. La politica fatta di slogan ed iniziative simboliche conferma che per esortare la gente a comportamenti “virtuosi” non si trova altro mezzo che le parole e la propaganda, invece di fatti concreti e buoni esempi. Mismetti è il sindaco più anti ciclistico che io ricordi da trent’anni, non credo che lo vedremo mai in sella, nemmeno ai mezzi oggetto di un recente accordo con la Decathlon per la dotazione di bici per la Giunta Comunale. Dopo tre anni di mandato, nulla è stato fatto nel centro cittadino per facilitare la vita di chi pedala, dall’adeguamento della segnaletica e dei tragitti, alle aree di sosta. Si annunciano nuove postazioni per bici di privati nel centro storico, ma saranno le solite rastrelliere, che offrono un minimo appoggio, frequenti danni per deformazione delle ruote e minima sicurezza anti furto. La vera mancanza di parcheggi non è per le auto, ma per le biciclette. Lontani i tempi in cui c’era un posteggio sotto Piazza Matteotti. Il cittadino si arrangi, con qualche eccezione, come chi ha facoltà di avvalersi dei sottoscala del municipio quale ciclo rimessa protetta. Essere ciclo dipendenti… comunali ha i suoi vantaggi. Beati loro.