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IL PENSIERO NON CONTA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 1 del 10/1/2010

IL PENSIERO NON CONTA

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Il sindaco di Foligno, nella sua prima conferenza stampa dopo l’elezione, dichiarò che non avrebbe più consentito il dilagare delle affissioni abusive. Qualche risultato si vede. Non risulta invece che si sia pronunciato in modo analogo in fatto di imbrattamento. E’ sempre esistito chi sui muri usa scrivere messaggi politici, di protesta o d’amore, cuori trafitti e frasi poetiche. Imbrattano, ma almeno si capisce il perché. Poi sono venuti i “writers”, fenomeno che a Foligno trova nel Passaggio Salvator Allende Gossens la sua apoteosi, con i cosiddetti “artisti di strada” che continuano a stendervi indisturbati strati su strati di vernice spray dipingendo le loro opere e tracciando scritte che capiscono solo tra di loro. Anni fa vi fu autorizzata una manifestazione pittorica, che però pare continuare ad oltranza, in virtù di sottintesi, malintesi e compiacenze, che rendono quel tratto di strada una zona franca dove di fatto è permesso pitturare anche la segnaletica stradale. Altrove, emerge però anche un altro fenomeno: quelli che, in dialetto scrivono chiedendosi cosa potrebbero scrivere. A parte l’assurdo logico, la domanda è rivelatrice. Non si scrive per comunicare, un’idea, un’opinione, un messaggio, ma solo perché c’è un “muro” dove di fatto si può scrivere, anche a sproposito, pur di comparire. La televisione insegna. In questi casi, il pensiero non conta ma soprattutto non serve.

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