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IN NOMINE PARTY

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 18 del 11/5/2008

IN NOMINE PARTY

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Un tempo l’occasione per i banchetti erano gli sposalizi. Lo testimonia anche il Vangelo nell’episodio delle Nozze di Cana, quando Gesù compie il suo primo miracolo pubblico mutando l’acqua in vino, togliendo così dall’imbarazzo i padroni di casa che l’avevano finito. Probabilmente già da allora di brindisi se ne facevano molti. Oggi infatti non si scherza. Oltre alle nozze, non si perde occasione per fare festa, estendendo la rosa dei sacramenti fino al battesimo, unica circostanza in cui il festeggiato, quando è un nuovo nato, è l’unico a non festeggiare. E non sempre di sobrie ed intime feste in famiglia si tratta, ma a volte di veri e propri ricevimenti, con fior di regali e folle di invitati che arrivano da ogni dove. Non si spiegherebbe il motivo per cui si dovrebbero tappezzare le strade di cartelli che indicano addirittura il parcheggio riservato ai partecipanti alla festa di battesimo, moda già in uso tipicamente per indicare la strada agli invitati, oltre che a compleanni, a cresime, comunioni e, ovviamente, matrimoni. Tutte celebrazioni officiate in chiesa ma sempre più vissute… nel nome del party!

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