L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 17 del 7/5/2006
ELEMOSINA IN CORSO
Negli ultimi anni, le strade ed i luoghi pubblici in generale, pullulano di gente che chiede soldi. C’è anche gente insospettabile che lo fa per lucro ma per la maggior parte si tratta di emarginati, immigrati o zingari, che talvolta lo fanno con insistenza ed arroganza. Dietro ci sono diffuse condizioni di sfruttamento, anche di minori, che spesso vengono ignorate. Fare l’elemosina ad una persona sfruttata equivale ad essere complici dello sfruttamento stesso, ma pochi se ne rendono conto. Poi ci sono quelli che, senza problemi di sopravvivenza, finanziano in questo modo il proprio girovagare per il mondo, quasi sempre giovani che sembrano, come si dice, liberi e spediti. C’è chi suona per strada, ed in questo caso la monetina può essere un riconoscimento alla loro arte. Poi ci sono quelli che non esitano a mettere in atto un repertorio di suggestioni strappacuore, come esporre animali od inginocchiarsi in terra in mezzo alla via. Anche Corso Cavour è teatro di queste messe in scena. Una volta riconoscere i poveri era facile. Chiedevano l’elemosina con pudore e quasi di nascosto, consapevoli della loro condizione ed esprimendo un imbarazzo autentico. Oggi anche l’elemosina fa spettacolo.