L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 12 del 26/3/2006
MARCIATUTTO
Via Roma è una delle arterie cittadine dove sono presenti quelle che si vogliono far intendere essere “piste ciclabili” ma che tali non sono perché, contrariamente da quanto previsto dal Codice della Strada, non sono “riservate” alle biciclette ma in uso promiscuo con i pedoni, a danno di entrambe le categorie. Ma la promiscuità non si esaurisce qui. Tra il cavalcavia ferroviario e l’incrocio con Via Napoli, in direzione Centro, il marciapiede sul lato destro finisce ad un certo punto di essere pista ciclabile e pedonale, come indicato dal segnale sbarrato, ma di lì in avanti non comincia ad essere nient’altro, come invece accade in altri tratti di questa ed altre vie, dove il percorso diventa ad uso esclusivo dei soli pedoni o delle sole biciclette. Stando alla segnaletica, di lì in avanti, dal momento che finisce l’esclusiva esplicita di biciclette e pedoni (sui marciapiede di norma non ci sono segnali), diventano implicitamente liberi di circolare tutti i veicoli, e dunque, nei limiti di sagoma, non automobili ed autotreni, ma certamente motocicli e ciclomotori, a patto che rispettino il limite di velocità di 10 chilometri orari. Agenti di Polizia Municipale da me interpellati in proposito, confermano la tesi. Il codice della strada regolamenta l’uso di alcolici da parte dei conducenti, con relative sanzioni. Nessuno si cura di controlare il tasso alcolico di chi allestisce la segnaletica, qui ed altrove. Sarebbe ora di cominciare a farlo.