L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 22 del 12/6/2005
A MANO D’OPERA
Si avvicina l’ottavo anniversario del sisma, datato ufficialmente 26 settembre 1997, e la ricostruzione è ben lungi dall’essere ultimata, come peraltro dimostra la stessa Torre Comunale, simbolo del terremoto a Foligno, ancora ingabbiata, solitaria ed inutilmente velata. Molti cantieri tardano per motivi legati ai finanziamenti, altri per problemi di direzione o di esecuzione dei lavori. Tra i tecnici più stimati c’è chi non riesce a a stare dietro ai troppi cantieri in corso ed ai troppi incarichi assunti. Tra le ditte più blasonate c’è chi lavora a singhiozzo, con mano d’opera simbolica e mezzi ridotti al minimo.Quest’impresa, ad esempio, con un cantiere in corso su per la montagna folignate, da un lato si vanta, con tanto di insegna esposta con evidenza, di essere una “azienda certificata” secondo le norme ISO 9002 ma dall’altro, per sollevare i carichi da terra, esibisce il più “moderno” degli strumenti di lavoro: una carrucola a mano. Evviva la “qualità”.