L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 13 del 3/4/2005
RIDISTRUZIONE
Colfiorito, cuore del terremoto del 1997, è un paese che sta ritrovando tutta la sua identità. Il Venerdì Santo le strade del paese hanno visto svolgersi la tradizionale “Processione del Cristo Morto”, con la significativa partecipazione del Vescovo Arduino ed una notevole presenza di gente ad assistere al rito con la sua densa simbologia della Passione. I cori maschile e femminile intonavano con antiche note il “Miserere” e lo “Stabat Mater”, preziose testimonianze di canto devozionale. Le funzioni religiose si sono svolte nella chiesa parrocchiale già da tempo restituita al culto. Molti edifici danneggiati o distrutti sono recuperati o interessati da lavori in corso. Le vie interne ed i marciapiedi lastricati con nuova pietra. Nuova, ma già vecchia. Ovunque spaccata, sbriciolata, scheggiata, a volte tagliente, pericolosa per chi percorre le vie e le scalette interne del paese. Una scelta infelice di materiali, inadatti a reggere la sfida con il gelo, ma anche di tempi, in anticipo rispetto ai cantieri privati e relativo il via vai di mezzi di lavoro che possono aver prodotto sollecitazioni eccessive. Con la ricostruzione a buon punto, c’è una “ri-distruzione” già in fase avanzata. Occorrerà risanare marciapiede e pavimentazioni. A Colfiorito ma non solo. Con doppio lavoro, doppia spesa e doppia indignazione da parte di chi, dei segni del terremoto, vorrebbe finalmente vedere la fine.