L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 32 del 19/9/2004
PECCATO ESTINTO
Torna al culto dei fedeli la Madonna delle Grazie di Rasiglia nel suo santuario, restaurato a cura della Soprintendenza ai Beni Artistici di Perugia, tra celebrazioni religiose e feste popolari. Al confine tra la Diocesi di Foligno e quella di Spoleto, che più volte se ne contesero nel passato la giurisdizione, il santuario conserva ancora buona parte degli affreschi del XV secolo con cui nel corso del tempo è stata decorata, tra cui un angelo pacificatore di due soldati, attribuito a Bartolomeo di Tommaso di Foligno. Alla Madonna delle Grazie è rivolta una particolare devozione; un caso passato agli annali fu quello di 22 ostaggi catturati a Casenove nel 1944 durante una rappresaglia di soldati tedeschi, poi liberati dai soldati inglesi dopo averla fervidamente invocata; i reduci si recano qui ogni anno in pellegrinaggio. Non solo grazie, tuttavia, ma anche ordinaria amministrazione liturgica e dei sacramenti, tra cui la confessione. Il confessionale, in un locale a margine della navata unica, mostra però una particolarità: proprio a ridosso, ho trovato un estintore, in ossequio alle vigenti norme di sicurezza anti incendio, che però lascia intendere una doppia funzione. Dopo che il sacerdote ha impartito l’assoluzione, potrebbe risultare utile, nei casi estremi di necessità, per estinguere anche… le tentazioni.