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RIMOZIONE SFORZATA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 22 del 15/6/2003

RIMOZIONE SFORZATA

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Quando fu pavimentata, a partire dal 1994, sembrava che Piazzetta del Suffragio (su un lato la Chiesa del Suffragio, sull’altro l’Oratorio della Nunziatella, uno tra i principali beni artistici della Città) dovesse diventare una specie di oasi. Niente di più illusorio. Una lunga schiera di cassonetti dell’immondizia stracolmi, residui di cantiere all’occorrenza, transito abusivo verso Piazza Faloci, ma soprattutto sosta abusiva permanente, anche in tripla fila. Il regime di rimozione forzata in caso di sosta vietata, istituito originariamente, è stato poi abolito, come si rileva tutt’oggi dal buco lasciato nella segnaletica, forse perché non sarebbero bastati tutti i carri attrezzi dell’Umbria, forse per rassegnazione. La rimozione forzata, a Foligno, pare essere più indigesta a chi la istituisce che a chi la subisce. Se ne ha conferma poco lontano, in Via Rinaldi. Qui il divieto di sosta con rimozione forzata è stato istituito, sì, ma con il segnale di fine divieto posto non più di un paio di metri più avanti di quello di inizio divieto, giusto il minimo indispensabile per tenere libero l’angolo con Via Petrucci. Per farla completa manca solo un cartello, che dica: “non potevamo farne a meno, scusateci tanto”.

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