L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 29/9/2002
PISCIOVIA
In Via Pertichetti, proprio sotto il Palazzo Comunale, c’erano una volta i cosiddetti “vespasiani”, servizi “igienici” per soli uomini. Risanati nel 1983 dal sindaco Raggi, furono poi smantellati nel 1992 dal sindaco Stefanetti. Rimasero i bagni pubblici al chiuso già esistenti, rinnovati con servizi “automatici”, che però non hanno mai incontrato il favore degli utenti, se non altro per l’orario di apertura, solo diurno, quando certe necessità un orario non ce l’hanno. “Non pisciare sulla porta”, recava scritto un cartello nel 1997 documentato in questa stessa rubrica. Ora, dieci anni dopo, si cambia di nuovo. Nuovi locali, nuovi servizi, personale di custodia ma… collocazione più lontana ed occulta, segnalazione carente ed orari ancor più ridotti, una fascia mattutina ed una pomeridiana. Chi la faceva “sulla porta” continua dunque a farlo, e non solo sulla porta, ma dove capita o dove scappa. Si rimpiangono quei vespasiani. Tutto il vicolo è una latrina a cielo aperto, maleodorante ed anti igienica, che non conosce interventi di pulizia né di vigilanza. La gente che vi abita è indignata. I segni dell’uso improprio sono evidenti. Autentici laghi e torrenti che alla fine impregnano il suolo facendogli cambiare perfino colore. Una città sempre più bella ma che appena dietro la facciata è sempre più sporca, addirittura indecente. Nelle vie e nelle piazze principali si cammina col naso all’insù, ammirando i palazzi rinnovati. Nei vicoli è meglio circolare guardando per terra, possibilmente calzando gli anfibi o gli stivali di gomma. C’è pericolo di contagio.