L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 24 del 25/6/2000
IL BUON ESEMPIO
Ci voleva il terremoto ed i campi container per far sì che in certe frazioni del Comune di Foligno facessero finalmente la loro comparsa i contenitori per la raccolta dei rifiuti, che altrimenti bisognava recarsi a depositare anche a chilometri di distanza. E’ in particolare il caso di Afrile, per i cui abitanti i cassonetti più vicini erano quelli all’incrocio della strada che porta al paese con quella che da Capodacqua prosegue verso Annifo. Ora i cassonetti che erano all’incrocio non ci sono più. Alcuni mesi fa, probabilmente per opera dei soliti vandali, furono scaraventati giù per il dirupo. Dei due che erano, uno presumibilmente è stato recuperato. L’altro invece è stato lasciato lì ed ora giace in mezzo alla vegetazione che ne nasconderà la vista fino al prossimo inverno. Un bell’esempio, non c’è che dire! Alcuni mesi fa un gruppo di ambientalisti organizzò un’iniziativa per ripulire un tratto di bosco, all’altezza di Ponte Centesimo, ridotto ad una discarica. La pulizia però è durata ben poco ed i rifiuti sono tornati ad accumularsi. Lottare per un ambiente più pulito è duro. Chi getta via una lattina vuota di pochi grammi è senza dubbio un incivile e maleducato. E chi nel bosco ci lascia un cassonetto di un quintale, invece, come lo vogliamo definire?