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IMPARARE A CONTAINER

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 15 del 16/4/2000

IMPARARE A CONTAINER

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In tempi di “globalizzazione” pare d’obbligo uscire dalle anguste frontiere di casa nostra, parlare la lingua del “villaggio globale”, essere “internazionali”. Chi più “internazionale” dei comunisti, che ne hanno fatto anche il loro inno e che così chiamano il loro massimo organismo? “Vi candidate alle europee e non sapete l’inglese”, accusa però una scritta beffarda e magari un po’ fuori tema (le elezioni europee si sono già svolte lo scorso anno e le prossime sono le regionali) apposta da una mano anonima su un manifesto di “Rifondazione Comunista” affisso al campo di Via del Roccolo, ove la parola “container” è scritta con la “e” (sottolineata) anziché con la “a”. “Moduli abitativi” sembrava forse troppo burocratico, abbiamo voluto chiamarli in modo così dispregiativo e queste sono le conseguenze. “Tu vuò fà l’americano” diceva una celebre canzone di Renato Carosone. Sono passati più di quarant’anni ma resta sempre attuale.

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