L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 4 del 30/1/2000
ANCHE LE RUSPE HANNO UN’ANIMA
Danneggiate dal terremoto, hanno riaperto di recente le porte la Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, il Duomo di San Feliciano a Foligno, il Duomo a Spoleto. Avvenimenti di forte significato simbolico e di grande commozione ma anche eventi ineluttabili. L’Anno Santo è iniziato, con la milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo in visita ai principali luoghi sacri. Pellegrini che però difficilmente avranno nel loro itinerario anche le pievi, le chiese parrocchiali di paese o di montagna, le cappelline o le maestà colpite dalle scosse. Per alcune gravemente danneggiate il futuro è quantomai incerto. Molti altri di questi luoghi, invece, sono distrutti per sempre e forse se ne perderà traccia e memoria. A Pisenti, una delle frazioni del comune di Foligno più colpite, la locale chiesetta, già squarciata dalle scosse, ha subito la stessa sorte del resto del paese, totalmente demolito e di cui non è stata lasciata pietra su pietra. Unica eccezione, proprio il campanile che le sorgeva a fianco, che ora svetta solitario, scampato al terremoto ma risparmiato dal ferro implacabile della benna: anche le ruspe, forse, hanno un’anima.