L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 33 del 13/9/1998
SIAMO AL VERDE
Seppure il terremoto di ormai un anno fa abbia inferto le ferite più penose al nostro patrimonio storico ed artistico, per il recupero dei beni culturali “ci sono alcune incertezze”. E’ Franco Barberi, sottosegretario alla Protezione Civile, ad affermarlo nel corso della festa de l’Unità, precisando che fin quando non saranno realizzati i progetti effettivi non sarà possibile una stima precisa del fabbisogno finanziario. In parole povere: niente progetti, niente soldi. Nel frattempo i monumenti danneggiati conoscono un progressivo degrado, sottoposti a rari provvedimenti di tardivo “pronto intervento” quando non abbandonati a sé stessi, esposti al rischio di ulteriori danni e di atti di vandalismo e sciacallaggio. Per toccarne con mano i segni non serve arrivare nelle zone periferiche e montane, ove il problema si fa più acuto, ma basta fare due passi in Centro. Sul sagrato della chiesa di San Salvatore, ad esempio, all’interno della recinzione posta per impedire di avvicinarsi, è cresciuta una vegetazione fitta e rigogliosa. In attesa del semaforo verde per i restauri, è questo l’unico verde che si trova in abbondanza.