L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 26 del 9/7/1995
PARADISO E CARROZZE
Per chi, suo malgrado, vive in carrozza, o meglio in carrozzina, la vita è proprio un inferno, continuamente alle prese con ostacoli e barriere architettoniche di ogni genere da superare, aggirare o evitare. Le leggi di tutela esistono ma la loro efficacia è pressoché nulla. A questo proposito sarebbe il caso di chiarire se sono le leggi ad essere fatte male o se è chi le deve rispettare e far rispettare ad eluderle, aggirarle, disattenderle o magari trasgredirle. Aldilà delle leggi, però, a mancare è spesso anche il rispetto ed il buon senso. Sta di fatto che chi sta in carrozzina si guadagna ogni giorno un po’ di Paradiso con il sacrificio di doversi imbattersi continuamente in ostacoli, barriere e dislivelli lungo il cammino, in luoghi pubblici e privati, e dover ricorrere all’aiuto al prossimo per superarli. Talvolta anche per recarsi a pregare. “In Paradiso non si va in carrozza”, così commentò tempo fa le sue vicende giudiziarie il senatore a vita Giulio Andreotti, citando, mi pare, sua nonna. Non è dato sapere se in Paradiso esistano barriere architettoniche, ma di certo, sulla Terra, spesso in carrozza non si entra nemmeno in chiesa.