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ODIO IN LIBERTA’

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 28 del 24/7/1994

ODIO IN LIBERTA’

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Il Festival dei Due Mondi di Spoleto si è concluso quest’anno con l’esecuzione in piazza del Duomo della Nona Sinfonia di Beethoven, un capolavoro assoluto, la cui parte finale, per soli, coro e orchestra, è basata sul’Inno alla Gioia di Schiller. I versi sono toccanti, una solenne esortazione alla fratellanza tra gli uomini nella comune fede verso il Padre Celeste. Mentre risuonavano quelle note e quei versi, nel silenzio religioso che avvolge i dintorni durante il concerto, chiunque, proveniente da qualsiasi parte del mondo, sia passato davanti al monumento ai caduti poco distante, ha potuto vedervi tracciato un netto simbolo nazista, negazione sia della fratellanza sia della LIBERTA’, sotto la cui scritta è dipinto con vernice nera. Quel simbolo di odio aspetta da molto tempo di essere soppresso. L’amministrazione spoletina vorrebbe sì cancellarlo, ma pare stia aspettando di disporre dei soldi necessari, perché l’operazione comporta un’intervento di restauro. Sembra incredibile, ma pare proprio che, nel frattempo, a nessuno sia venuto in mente che basterebbe solo nasconderlo alla vista, coprendolo incollandoci sopra una toppa di carta qualsiasi, come si fa spesso per i manifesti scaduti o abusivi. Il costo sarebbe zero, il valore del gesto, in termini di civiltà e di immagine, sia di Spoleto che dell’Umbria intera, sarebbe di valore inestimabile.

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